venerdì 2 febbraio 2018

Giornata della Memoria


E’ giusto celebrare la Giornata della Memoria nelle scuole? Noi alunni della scuola Marconi diciamo di sì, è giusto, sempre senza farne un pretesto per non lavorare e non svolgere i propri doveri.
La Giornata della Memoria, che si celebra il 27 gennaio, è stata istituita per  ricordare la Shoah e le persecuzioni legate alle leggi razziali. Ci sono diversi modi per celebrare questa ricorrenza, per esempio in molte scuole i ragazzi e i docenti fanno un minuto di silenzio per rispetto delle persone morte, si fanno manifestazioni e si leggono versi di poesie e pagine  di libri.
Quest’anno, per questa occasione, il 30 gennaio noi ragazzi delle seconde e terze della scuola Marconi siamo andati all’UCI Cinemas di Porto Sant’Elpidio a vedere il film “Un sacchetto di biglie”.




Nessun bambino vorrebbe passare quello che hanno passato i due protagonisti di questa storia: questi due fratelli devono scappare da Parigi per andare da soli a Nizza, dove li attendono i loro genitori i quali ritengono che viaggiando separati sia più facile sfuggire ai rastrellamenti dei soldati tedeschi. I due ragazzi riescono a vivere in pace per qualche mese, ma poi devono scappare di nuovo quando, dopo l’arresto di Mussolini, i soldati italiani che si trovavano a Nizza tornano in Italia e i tedeschi che controllano la città ricominciano nuovamente a catturare gli ebrei per deportarli.
Sopravvissuti a tante (dis)avventure, quando Parigi viene liberata e la guerra finisce, i due fratelli possono tornare a casa dalla loro famiglia, ma appena giunti a casa ricevono una brutta notizia: il padre è morto in un campo di concentramento. Il racconto è riuscito ad arrivare con immediatezza a noi ragazzi grazie al fatto che era narrato dal punto di vista di un bambino, facendoci immedesimare nel protagonista di questa storia.
Questo film ci ha aiutato a ricordare le vittime dei campi di sterminio, ma anche le semplici, ma importanti persone che si sono opposte a tutte quelle ingiustizie. I ragazzi di oggi devono prendere esempio da quegli uomini che hanno avuto il coraggio e la forza di salvare anche solo un ebreo. 
I giovani di oggi hanno il diritto e il dovere di ricordare, sapere e avere informazioni sui fatti accaduti perché la storia si ripete e le nuove generazioni devono essere in grado di non ripetere gli stessi errori del passato. Anche oggi siamo tentati di lasciarci prendere dalla paura di chi è diverso da noi, da chi magari ha la pelle di un colore differente o semplicemente è di un’altra religione. Celebrare questa giornata nelle scuole, può aiutare  i ragazzi che prendono questi fatti troppo alla leggera a riflettere. Inoltre non ricordare quelle persone e lasciare che la loro sofferenza venga dimenticata e sepolta sarebbe come ucciderle una seconda volta, rimanendo indifferenti come fecero molte persone di fronte ai crimini nazisti.
Molte persone pensano invece che ricordare i fatti passati non sia molto utile, o almeno non sia fondamentale. Secondo queste persone la mentalità è cambiata e certe cose non potrebbero più accadere, pensano che i giovani siano cresciuti con una mentalità aperta e che si siano abituati fin da subito a convivere con persone diverse grazie alla globalizzazione. Anche questo può essere vero, ma i ragazzi  a volte hanno dei comportamenti di chiusura verso l’altro e celebrare questa giornata, far riflettere gli studenti, anche solo una volta all'anno, può aiutarli a comportarsi in maniera più aperta e gentile verso chi  è diverso.  Nessuno deve essere perseguitato per colore della pelle, provenienza o religione: le  situazioni che abbiamo visto nel film non sono accadute solo per malvagità di pochi, ma anche per l’indifferenza di molti.
Nella vita bisogna sempre guardare avanti, ma non è giusto lasciarsi alle spalle gli errori del passato, dobbiamo invece ricordarli per non commetterli più nel futuro.
                                                                          Gli alunni della classe III A

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